Open/Close Menu Fondation Alain Daniélou

Lista dei partecipanti


Samhita Arni
Samhita Arni (1984) All’età di 8 anni inizia a lavorare al suo primo libro illustrato “The Mahabharata – A Child’s View”, pubblicato in 7 lingue. Il libro raggiunge le 50, 000 copie vendute, vincendo il Premio Elsa Morante e ricevendo riconoscimenti dalla German Academy for Youth Literature and Media e il Ministero della Cultura di Spagna. Il secondo lavoro di Samhita, “Sita’s Ramayana”, è un romanzo grafico realizzato in collaborazione con l’artista patua Moyna Chitrakar, segnalato tra i romanzi grafici bestseller del New York Times nel 2011. Elle Magazine ha nominato Samhita Arni uno dei 20 giovani scrittori emergenti sud asiatici. Il suo ultimo libro,” The Missing Queen” è di un romanzo thriller dall’immaginario mitologico.

Nikhil Chopra
Nikhil Chopra (1974), lavora a Mumbai in India, come artista performativo, dando vita a performance narrative che intrecciano storie di famiglia, episodi di vita vissuta e quotidianità. I suoi lavori attingono dalla storia culturale personale e collettiva, nell’obiettivo di esaminare le problematiche identitarie, il ruolo dell’autobiografia e la politica dell’autoritratto. Il processo performativo di Chopra permette di accedere, scavare, estrapolare, e rielaborare questi temi. Il suo lavoro analizza luoghi particolari: le luci della città, l’architettura, il paesaggio, il tempo, il trambusto e il caos delle metropoli contemporanee, testimonianze di stress mentale e fisico, un intreccio di storie culturali collettive e memorie personali che plasmano congiuntamente lo spazio performativo.

Rajat Kapoor
Rajat Kapoor (1961), è un attore, scrittore e regista indiano originario di Delhi. Nel 1983 lavora con il gruppo teatrale di Delhi Chingari e in seguito trasferitosi a Pune frequenta il Film and Television Institute of India (FTII). Nel 1989 debutta nel film di Kumar Shahani Khayal Gatha. Negli anni ’90 inizia a scrivere e dirigere corto-metraggi che avranno diversi riconoscimenti: nel 1994 Il suo documentario Tarana (1994) ha guadagnato 3 National Awards; Il National Awards viene dato anche Hypothesis nel 1996. Riscuote l’attenzione del pubblico e della critica internazionali, interpretando il ruolo dello zio nel film Monsoon Wedding di Mira Nair. Da allora Rajat Kapoor ha scritto, diretto e preso parte in svariati film di successo, quali Corporate, Bheja Fry lavorando al contempo in alcune serie televisive. Nel 2003, scrive e dirige il film Raghu Romeo che vince il National Film Award for Best Film in Hindi. È stato nominato Migliore attore per il film Siddhart: The Prisoner agli Asia Pacific Screen Awards.

Raj Rewal
Raj Rewal (1934) Uno dei più noti architetti dell’India, è riconosciuto internazionalmente per le sue particolari architetture che rispondono in modo attento all’incessante domanda di rapida urbanizzazione e alla problematica del clima. Il suo lavoro coniuga assieme una tecnologia sofisticata e una scrupolosa ricerca al ripristino delle architetture storico-tradizionali. Le sue architetture si contraddistinguono per il ricercato design e per l’importanza data ai materiali locali, quali l’arenaria ocra e rosa, evocando in tal modo alcuni dei grandi monumenti dell’epoca Moghul. Formatosi professionalmente a New Delhi e a Londa, lavora prima negli studi di Michel Ecochards di Parigi, per poi tornare in India. Ha ricevuto diversi riconoscimenti onorifici: tra i molti ricordiamo la medaglia d’oro dall’Istituto Indiano degli Architetti e il Robert Mathew Award dal Commonwealth Associations of Architects.

Siddarth Shanghvi
Siddarth Shanghvi (1977), scrive in inglese e il suo stile narrativo è stato paragonato a quello di Salman Rushdie e Vikram Seth, in particolare per l’ampio uso di ambientazioni al contempo magiche e realistiche, e temi come il karma, l’amore e la sessualità nel “The Last Song of Dusk” (2005, tradotto in 10 lingue, ha vinto il Betty Trask Award – Regno Unito – e il Premio Miglior Giovane esordiente del concorso letterario Grinzane Cavour – Italia – per il suo libro “L’ultima canzone”). Dopo che al padre viene diagnosticato un cancro nel 2007, Shanghvi si avvicina alla fotografia. La sua serie “The House Next Door” è stata esposta alla Galleria Kontrast di Stoccolma nel 2010. Nel 2011 è ospite della Matthieu Foss Gallery di Mumbai e nel 2012 alla Vadehra Art Gallery di Nuova Delhi. Attualmente vive e lavora tra Albany e California (USA) e Mumbai.